Un giovanissimo Dean, diciotto anni appena, lo attendeva sul retro perché voleva conoscerlo a tutti i costi. Bobby Lewis, attore coetaneo di Brando, disse che James Dean lo guardava così intensamente che Brando alla fine esclamò: “Sento la mia pelle bruciare”. Poi i due si presentarono, chiacchierarono a lungo e al momento di congedarsi Marlon Brando si sporse in avanti baciando il giovane attore sulle labbra.
Subito dopo sarebbe nata una relazione terminata nel 1955 con la morte di James Dean. Un pubblicitario della grande mela, Rogers Brackett, ha raccontato agli autori di “Tomorrow Never Comes” che una volta il giovane mito si aprì la camicia lasciando intravedere una serie di strani segni sul petto. Erano bruciature di sigaretta, come confessò lui stesso.
Ma quando Brackett fece per chiamare la polizia lui lo fermò. Era perfettamente consenziente, anzi, quello era il “loro” gioco. Brackett sostiene anche che Dean fosse masochista e quello provocato dalle sigarette non fosse l’unico dolore inflittogli dal grande Brando.
Altre testimonianze parlano di un Marlon Brando soltanto incapricciato del giovane attore che invece provava vero amore per il grande maestro. Stazionava fuori casa sua in attesa che lo chiamasse per fare sesso, subiva totalmente la sua personalità e per questo era infelice e frustrato.
La stampa del tempo parlò dei tanti amori “femminili” di Dean, tra cui Marilyn Monroe, Leslie Caron, Ursula Andress. Ora si scopre una presunta schiera di amori “maschili”, che comprende nomi come Johathan Gilmore, Alfredo de la Vega, addirittura Walt Disney.
Tutti rapporti fino ad ora solo “sussurrati” e mai sbandierati al pubblico. Chissà quante altre “chicche” riserverà ai lettori il volume di Porter e Principe. Appuntamento il prossimo 24 aprile in libreria.
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