Nella casa di Prince sono state trovate delle pillole contraffatte di Fentanyl, un oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina. Morte per overdose?
Arriva il colpo di scena a casa di Prince: sembrerebbe che siano state ritrovate diverse pillole sequestrate nella sua residenza a Paisley Park dopo la sua morte. Si trattava di stupefacenti contraffatti che contenevano l’antidolorifico fentanyl, oppioide sintetico 50 volte più potente dell’eroina. Le pasticche avrebbero provocato un’“overdose accidentale” – secondo l’autopsia – che avrebbe causato la morte del pluripremiato artista.
A lanciare la notizia è l’Ap citando un investigatore che ha voluto restare anonimo. Molte pillole erano falsamente etichettate come Watson 385, una dicitura usata per identificare pillole contenenti un mix di paracetamolo e idrocodone.
L’artista era stato trovato morto il 21 aprile 2016 in un ascensore all’interno del complesso di Paisley Park, sua residenza situata a Chanhassen, alle porte di Minneapolis. I soccorsi arrivarono con un’ambulanza qualche minuto dopo, ma i tentativi di rianimazione furono inutili: i medici confermarono la morte del cantante alle 10:07. Da una seconda ricostruzione, secondo il sito TMZ che ha divulgato la notizia del decesso, sembra che sei giorni prima della sua morte sia stato sottoposto ad un trattamento urgente (tecnicamente il “save shot”) per un’overdose da oppiacei. Il referto autoptico riportò: “Incidente da tossicità da Fentanyl”, un duro colpo che ha poi portato al ritrovamento delle pastiche incriminate. Prince è morto a 57 anni oltre ad essere un grande artista è stato anche uno pionieri della vendita on-line su internet: infatti alcuni suoi prodotti sono acquistabili solo dal suo sito. Il nome deriva dalla band dove il padre suonava, ovvero i “Prince Rogers Trio“. Nel 2004 la rivista Rolling Stone lo ha inserito al 27º posto nella lista dei 100 migliori artisti. Oggi finalmente, oltre al suo splendido ricordo, arriva anche la verità sulla sua morte.
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