Alex Schwazer, ospite a Verissimo parla del complotto contro di lui. Silvia Toffanin gli chiede della squalifica e del suo futuro. Dopo 8 anni, l’atleta non tornerà a corrrere…
Nella puntata in onda sabato 24 settembre 2018 di Verissimo sarà ospite Alex Schwazer. L’atleta parlerà per la prima volta della sua squalifica e della sequestro da parte della Procura di Bolzano del campione di urine incriminato. Il campione verrà sottoposto all’esame del DNA. Ecco alcuni estratti delle dichiarazioni di Schwazer durante l’intervista.”Sono stato sicuramente incastrato – spiega l’atleta – e quello che adesso resta da capire è come e da chi. Questa cosa del DNA è buona per noi perché riusciremo a capire altre cose. Penso che, se si trovasse una qualsiasi cosa che non appartiene al mio fisico in queste urine, sarà la prova che c’è stato un complotto contro di me“.
Sul doping ammette, Alex Schwazer non tornerebbe mai a doparsi: “Mai, perché ho perso tantissimo. Se vuoi vederlo dal punto di vista sportivo non ne ho bisogno. I tempi che hanno fatto a Rio, li ho già fatti quando avevo 20 anni, li ho fatti adesso a 31 e li farò anche a 40. Sono tempi buoni ma non super tempi“. Forse avrebbe potuto vincere a Rio? “Nessun sportivo può dirlo, perché la gara è sempre la gara. Ma sicuramente, se non mi fossi trovato in una giornata molto storta, sarei stato davanti. Già a Roma, tre mesi prima, ho fatto due minuti in meno e non sono andato al massimo e c’era ancora spazio per fare meglio“.
In questa situazione, però l’atleta potrebbe mettere le scarpette al chiodo. Il suo ritiro, a squalifica confermata, è sempre più vicino: “sono squalificato per otto anni. Ora ne ho 31 e penso che già adesso, dopo tre anni, ho fatto un mezzo miracolo a tornare, quindi sì, non penso che ci saranno speranze. E poi non saprei cosa potrei fare di più dei controlli a cui mi sono sottoposto in questo anno“. E se invece fosse ritirata la squalifica? “Non lo so. Dopo questa esperienza ho anche ben poca fiducia. Chi mi dice che non può succedere un’altra volta? Sicuramente, se si riuscisse a capire chi l’ha fatto mi aspetterei un bel scusa, che è una cosa molto rara in questo paese. Ammettere è molto difficile. Sarebbe un primo passo e poi il resto si vedrà“.
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