Luigi Pelazza, inviato de “Le Iene” è stato fermato a Marrakech ed espulso dallo Stato, dove stava realizzando un’inchiesta sulla prostituzione minorile…
Qualcosa, stavolta, è andato storto: Le Iene sono state rimpatriate in Italia dal Marocco. Nel blitz di ieri pomeriggio sono scattate le manette per l’interprete locale e sono stati sequestrati i file, le telecamere e tutto il girato di un’inchiesta di Pelazza sulla prostituzione minorile in Marocco.
Da lunedì la iena Pelazza si trovava a Marrakech con la troupe di Mediaset. “Abbiamo raccolto molto materiale su un grande giro di prostituzione minorile con ragazzi e ragazze di 13 e 14 anni pagati 300 o 400 euro per avere rapporti sessuali – ha raccontato al Corriere della Sera – una rete che coinvolge non solo turisti occidentali ma anche turisti arabi e personaggi locali. Mercoledì intorno alle 14 ci trovavamo in un appartamento di Marrakech per raccogliere la testimonianza filmata di alcuni ragazzi. All’uscita siamo stati bloccati da una decina di agenti”. Pelazza e l’operatore Mauro Pilai è stato espulso dal paese.
“Non abbiamo avuto la possibilità di parlare né di incontrare funzionari o interpreti dell’ambasciata italiana – ha raccontato la iena al Corriere della Sera – ci hanno accusato di aver filmato i minori senza consenso. L’obiettivo però era quello di sequestrare il materiale video e la nostra attrezzatura, e cosi hanno fatto”. Nel girato che gli è stato sequestrato Pelazza aveva raccolto diverse testimonianze e, grazie alle telecamere nascoste, era riuscito a documentare gli incontri a luci rosse. “Il nostro interprete è stato arrestato e non sappiamo nulla di lui – ha concluso l’inviato di Mediaset – in serata ci hanno restituito il telefonino, il resto del materiale è ancora sotto sequestro. Ci hanno chiesto di firmare documenti in francese ma ci siamo rifiutati in assenza di funzionari dell’ambasciata italiana. Ora siamo qui bloccati in aeroporto, lo scalo é chiuso, non ci sono voli di notte e noi restiamo piantonati dagli agenti. Non sappiamo nulla del nostro futuro”.
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