Parla finalmente la madre di Tiziana Cantone. In un’intervista esclusiva a Chi, Maria Teresa Giglio, chiede giustizia per la figlia, che si è tolta la vita in seguito alla diffusione di suoi video hot.
Accorato, sincero, disperato il racconto di Maria Teresa Giglio, madre di Tiziana Cantone che apre il suo cuore e per la prima volta, le porte della sua casa, ad un giornalista di Chi a cui rilascia un’intervista piena di pathos. Racconta di quando questa estate, dopo mesi di calvario (LEGGI ANCHE: TIZIANA CANTONE I VOLTI CHE SI NASCONDONO DIETRO LA SUA MORTE), l’aveva convinta ad andare in vacanza in Sardegna e Tiziana aveva incontrato un giovanotto che le aveva messo paura e alla fine aveva deciso di tornare indietro dopo pochi giorni di permanenza.
In queste ore gli inquirenti hanno chiesto ad Apple di sbloccare lo smartphone di Tiziana per capire i passaggi, le tappe della vicenda e cercare la verità, ma la Giglio sostiene di non capire come ciò sia potuto accadere. Confessa che la figlia Tiziana si era allontanata da lei dopo l’inizio della sua relazione con Sergio (di cui lei,però non vuole nemmeno fare il nome), che era cambiata e che lui l’aveva distrutta psicologicamente e poi, non si è fatto vedere nemmeno ai funerali. La madre poi racconta che le indagini sono per istigazione al suicidio e diffamazione, ma per lei si trarra piuttosto di stupro e omicidio. Secondo la sua teoria, Tiziana non era consenziente, era inibita psicologicamente.
Infine la Giglio racconta gli ultimi giorni della figlia come un vero e proprio inferno. Sie rano rivolte al tribunale che le aveva voltato le spalle: “Ci voleva la morte di Tiziana”. Dopo essere stata condannata dal tribunale, era sorvegliata a vista 24 ore su 24, perché temevano il rischio di un gesto folle, ma lo scorso 13 settembre mentre la madre era a lavoro e la zia in cucina, Tiziana è scesa nella tavernetta di casa e si è tolta la vita.
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