Icona femminile degli Anni 60, anche se ormai da tempo lontana dai riflettori Monica Vitti è ancora simbolo di bellezza e italianità. Oggi, 3 novembre, compie 85 anni.
Monica Vitti, una delle più grandi dive del nostro cinema, con Sophia Loren, Gina Lollobrigida e Claudia Cardinale, oggi, 3 novembre, compie 85 anni. Diva della commedia all’italiana, musa di Michelangelo Antonioni e amata e adorata da Mario Monicelli, Ettore Scola, Luciano Salce, Alberto Sordi e tantissimi altri registi di prima categoria, la mattatrice romana ha portato a casa innumerevoli riconoscimenti, arrivando a girare circa 53 pellicole. L’ultima apparizione dell’attrice risale al marzo del 2002, quando ha partecipato alla prima italiana di “Notre-Dame de Paris”, dopodichè, secondo quanto si legge in rete, sarebbe stata ricoverata in Svizzera perché affetta da una malattia di cui, in realtà, non si sa molto.
Lontana anni luce dall’archetipo della diva, tanto che lei stessa si definiva “un po’ bruttina“, negli anni 60 diretta dal compagno di allora Michelangelo Antonioni, Monica Vitti diventa l’interprete privilegiata dello smarrimento umano e dell’alienazione moderna di allora, protagonista della cosiddetta “tetralogia dell’incomunicabilità” e dà vita alla tormentata Claudia ne L’avventura, alla involontaria seduttrice Valentina ne La notte, che le permetterà di vincere il Nastro d’argento, alla misteriosa Vittoria ne L’eclisse, alla devastata Giuliana di Deserto rosso. La Vitti firma così con Antonioni capolavori entrati nella storia del cinema italiano e internazionale, capaci di conquistare la critica dei più importanti festival cinematografici più importanti. Sentimentalmente ha avuto tre lunghe e importanti storie d’amore: la prima con il regista Michelangelo Antonioni, poi con il direttore della fotografia Carlo Di Palma (che l’ha anche diretta in tre film a metà degli anni settanta), ed infine con il fotografo di scena regista Roberto Russo, che ha sposato il 28 settembre del 2000, in Campidoglio, dopo 27 anni di fidanzamento.
Della sua vita prima di diventare la Vitti raccontava: «Il mio vero nome è Maria Luisa Ceciarelli. Fino all’Accademia fui la Ceciarelli. Poi Sergio Tofano mi propose di diventare attrice nella sua compagnia. Mi disse: guarda il nome che hai non è mica tanto d’attrice, lo devi cambiare. Allora io sedetti al tavolino di un bar e mi misi a studiare il nome» lo diceva nel 1963 a Oriana Fallaci. E continuava: «Ora sono talmente tanto Monica Vitti, che mio padre e mia madre mi chiamano Monica e io, quando devo firmare Ceciarelli, mi sento a disagio: quasi firmassi con il nome di un’altra». Tanti Auguri Maria Luisa, Tanti Auguri Monica.
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