Dal vivo è ancora più bella: alta, bionda, occhi azzurri, un modo di sorridere così caldo e profondo da tradire le sue origini mediterranee. Ria Antoniou, ventisette anni di Atene, seconda nel 2007 al concorso per “Miss Grecia”, è nel cast del film dei fratelli Vanzina “Non si ruba a casa dei ladri” insieme a Vincenzo Salemme, Massimo Ghini, Manuela Arcuri e Stefania Rocca. A Velvet Mag racconta la sua storia, da quando ha lasciato la famiglia, in Grecia, per tentare la fortuna in Italia.
Viso perfetto e corpo mozzafiato, è contesa da cinema e tv: i video dei suoi balletti sexy a “Colorado”, programma di Italia 1 dove è primadonna, e a “Tiki Taka” fanno registrare un boom di visualizzazioni. Artisticamente è appagata, ma la sua famiglia, lontana in Grecia, le manca moltissimo. “Dovrei esserci abituata”, svela lei con una punta di malinconia nello sguardo, “perché mio padre era un militare, in Marina, e quando ero piccola stava a lungo lontano da noi. Non era il papà che trovi sempre a casa quando torni da scuola. E’ una sensazione di abbandono che non ho ancora superato pur sapendo quanto amore ci sia sempre stato da parte sua per tutta la famiglia. Ricordo ancora con emozione quando mamma ci diceva che papà, dopo tanto tempo, sarebbe finalmente tornato a casa. Contavo i giorni, tutte le mattine mi svegliavo sapendo che ne mancava uno di meno”.
E poi?
“Poi papà arrivava ed era festa grande. Quando invece ci comunicava che doveva ripartire facevo finta di niente, anche l’ultimo giorno mi comportavo con lui come se non dovesse lasciarci mai più. Credo sia per questo che non mi sia pesato venire presto in Italia o lavorare a lungo tra Miami e Los Angeles. Perché alla fine ho imparato a reprimere le mie carenze affettive. Anche quando ho fatto nel 2012 “Ballando con le Stelle” mi sentivo terribilmente sola ma ho stretto i denti e sono andata avanti lo stesso”.
Perché?
“Perché gli altri concorrenti avevano tutti il sostegno della famiglia. Qualche parente è anche apparso in tv con loro. Io invece per tutta la durata dello show non ho avuto nessuno, né i miei genitori né mio fratello. Avevo ventidue anni, non parlavo italiano, non avevo un compagno, ballavo in studio e tornavo a casa a riposare. Ero tristissima. Solo Milly Carlucci se ne accorgeva e faceva di tutto per farmi sentire attorno “calore familiare”. Mi ha trattato come una figlia”.
Com’eri da bambina in Grecia?
“Una ragazzina che non era mai tranquilla. Ero pensierosa, pensavo sempre al futuro. Era il mi chiodo fisso. Volevo lavorare, volevo dare un aiuto economico ai miei. Non facevamo la fame ma nemmeno sguazzavamo nell’oro. Ho iniziato prestissimo come modella a 16 anni, e anche prima ho fatto altri lavoretti, come vendere biglietti d’auguri o fare i pacchetti nei negozi a Natale, per essere indipendente. Dare parte dei mei guadagni alla famiglia era il mio modo di ringraziarli per essersi presi cura di me e mi rendeva felice”.
Cosa ne hai fatto dei primi soldi che hai guadagnato?
“Due regali: uno a mamma e uno a papà. A papà ho regalato una penna con scritto in argento il suo nome e alla mamma un portagioie perché lei prima di sposarsi era una stilista di moda. Ero così felice e orgogliosa, ho aspettato come una pazza il giorno dello stipendio”.
Da chi hai preso il carattere?
“Da papà. Lui è stato un militare, ragiona come un militare ed è inevitabile non assorbirne i principi. Quando cresci con un militare o diventi tutto il contrario o ti allinei. Anche lui è andato via presto dalla famiglia e si è costruito una vita da solo. Sto seguendo le sue orme. Ogni tanto mi fermo a pensare che avendo cominciato così presto sono cresciuta prima delle ragazze della mia età. Ho perso tutte quelle cose “semplici” tipiche dell’adolescenza: le amiche, le uscite il sabato, il fidanzato, le serate in discoteca. Allora non mi pesava perché pensavo solo a lavorare ma oggi è un’altra storia”.
“Com’è oggi Ria”?
“Nonostante queste piccole “solitudini” sono felice e ringrazio Dio per quello che ho costruito. Vorrei fare di più ma questo è il mio carattere: non sono mai soddisfatta di niente. Continuo a studiare danza, le lingue visto che ne parlo già quattro, faccio introspezione per essere sempre “vera” in ogni cosa che faccio, curo il corpo e l’alimentazione. L’Italia mi ha adottato e mi piace tanto. Da piccola trovavo favoloso collezionare le figurine dei monumenti: in Grecia ne abbiamo tanti. Qui istintivamente come vedo una cartolina con il Colosseo o il Foro Romano devo resistere all’istinto di comprarla”.
Nel 2012 dicevi che, stando in Italia, magari trovavi un bel fidanzato italiano. L’hai trovato?
“Parlando da donna a donne: secondo te oggi una che cerca di costruirsi una carriera lo può trovare il compagno della vita? Certo che no. Domani sei a Roma per il film, dopodomani sei a Milano per Colorado, poi partecipi a qualche evento importante. Non ti pesa perché è una scelta, ma comee fai a costruire qualcosa di serio così? Ho 27 anni, spero non mi manchi il tempo. Comunque nel mio intimo so che l’uomo della mia vita c’è già ed è mio padre. C’è anche il “supplente”, mio fratello, che mi è sempre stato vicino e mi ha protetto senza “rompere”, come dite voi in Italia. Fino ai trenta sto bene così. Poi i candidati dovranno “competere” con loro”.
Photo Credits: Ufficio Stampa Cristiano De Masi, Facebook, Playboy