L’aspra battaglia legale con la moglie ha portato fuori accuse che nessuno avrebbe mai immaginato: ora Robin Thicke è indagato dalla polizia per abusi su minori.
Si mette male per Robin Thicke, indagato dalla contea di Los Angeles con l’accusa di abusi sui minori per aver sculacciato suo figlio. A tirare fuori l’episodio che ha messo nei guai il super vip è l’ex moglie Paula Patton, che ha deciso di giocarsi la carta della violenza per far sua la custodia del figlio avuto insieme durante la relazione. Secondo il sito TMZ sarebbe stato proprio il bimbo, Julian, a raccontare ai suoi professori delle botte ricevute dal papà. Dalla scuola sarebbe partita la doverosa segnalazione al Los Angeles County Deptartment of Children and Family Services, con immancabile indagine a traino ai danni di Thicke. La pop star sarebbe, dunque, violento come si sostiene o il bambino sarebbe stato, invero, condizionato?
Thicke, da parte sua, si è difeso parlando di semplici sculacciate ritenute ‘idonee’ dalla stessa Patton, come segno educativo nei confronti del figlio indisciplinato. La moglie ha smentito violentemente e ha, inoltre, negato all’ex marito la possibilità di poter vedere il figlio senza supervisori e solo per 3 sere a settimana. Una battaglia legale senza esclusione di colpi ma, sembra che il giudice, secondo quanto riferito da Us Weekly, avrebbe presto archiviato l’indagine ai danni di Robin, non ritenendo ci fossero elementi sufficienti per condannare o per sospettare del cantante.
Robin Thicke stava già soffrendo moltissimo per la scomparsa del padre, Alan, morto recentemente e in passato attaccato dalla stessa Paula, per questo motivo non invitata al funerale. Pare che la donna sia rimasta particolarmente colpita dall’episodio. La storia di Thicke, comunque, appare drammaticamente simile alla battaglia legale tra Angelina Jolie e Brad Pitt, che pare essersi spostata al momento nel privato.
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