La Guardia di Finanza di Varese ha scoperto un’organizzazione criminale che vendeva un progetto per un complesso turistico utilizzando l’immagine di vip famosi.
Cosa hanno in comune il cantante Andrea Bocelli, l’attore John Travolta e una maxitruffa finanziaria scoperta dall’operazione “Puerto Azul”? Un’organizzazione criminale internazionale con basi in Italia, Lussemburgo, Svizzera, Caraibi e Londra e dedita a vari reati tra cui truffa aggravata e raccolta abusiva del risparmio è stata scoperta dopo l’indagine coordinata dalla procura di Busto Arsizio e ha coinvolto tantissimi personaggi del mondo dello spettacolo italiano e internazionale.
Domenico Giannini originario di Gallarate (Varese) ma residente a Lugano da tempo e Fabio La Rosa, broker finanziario e impresario residente a Santo Domingo con cittadinanza americana e italiana: erano gli italiani a capo di tutto. Il procuratore capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana l’ha definita una vecchia catena di Sant’Antonio in cui i primi aderenti venivano pagati con i soldi versati dai successivi fino a quando il meccanismo si è incastrato, rivelando la verità. Lo stesso Bocelli, venuto a conoscenza della vicenda, ha presentato denuncia e ha dato un contributo rilevante alle indagini. In realtà, le star avevano solo partecipato a una festa a Cannes in cui era stati fotografati con Giannini. I clienti venivano circuiti da un promotore che per convincerli li portava a Lugano nella sede della Dgh Sagl, holding facente capo Domenico Giannini, dove mostravano il plastico del progetto turistico e un video promozionale.
Si trattava di prospetti del tutto inventati, in cui comparivano anche altri attori come Adrian Brody e Kelly Preston, moglie di John Travolta, o ancora una voce con la dicitura “Other Hollywood stars” che avevano il 2,5% della società. I due truffatori sono tutt’ora agli arresti, gli inquirenti dovranno chiarire tutte le dinamiche all’interno della società d’investimenti.
Photo Credits: Facebook