Cinque milioni di dollari sottratti alla cantante, molte menzogne, poi l’ammissione e il racconto shock del manager che si è approfittato di Alanis Morissette.
Maggio 2010: è questa la data di inizio della storia. La cantante Alanis Morissette ha un manager di nome Jonathan Todd Schwartz, di cui si fida ciecamente. che all’epoca ha 42 anni, comincia ad accantonare il denaro e nasconde il furto sotto la voce “spese personali”. A gennaio 2014 il bottino ha già raggiunto i cinque milioni di dollari. Quando la cantante canadese ha cambiato manager, lei e il suo nuovo braccio destro si sono accorti delle incongruenze nei conti ed unire i tasselli del puzzle non è stato difficile.
Schwartz allora ha cominciato a collezionare menzogne, rivoltando le accuse contro la cantante, che a suo dire avrebbe stornato quei milioni per investirli in un business illegale di marijuana. Dalla difesa all’accusa pubblica che, però, non gli è bastata per salvarsi. Con l’intervento della giustizia statunitense, la verità è venuta a galla: lo stesso manager ha ammesso di aver rubato il denaro, e la cifra sarebbe persino maggiore se si aggiungono anche i soldi da lui rubati ad altri clienti celebri.
Il 1 febbraio entrerà nell’aula del tribunale: il massimo della pena sarebbero 23 anni ma con ogni probabilità negozierà una pena dai 4 ai 6 anni. Alanis Morissette non è l’unica star ad essere stata truffata, prima di lei molte sue colleghe. Ultimamente è salita agli onori della cronaca la notizia di numerosi vip italiani ed internazionali usati come esca per raccogliere il denare per un resort di lusso inesistente. Tra le star coinvolte Andrea Bocelli e Jon Travolta. I truffatori due italiani, attualmente agli arresti per truffa. Stessa sorte per Schwartz che è in attesa di processo ma che probabilmente non uscirà a seguito della sua stessa confessione.
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