Il web non ama molto il neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump e tutto si riversa sul figlio Barron. Tanti i memi a lui dedicati, ma anche qualche parolina di troppo. In molti a difenderlo tra cui Vittorio Sgarbi.
Si tratta di vero e proprio bullismo sul web, quello nei confronti di Barron, il figlio più piccolo di Donald Trump. Diversi gli utenti che lo hanno attaccato e preso in giro. A quanto pare alcuni atteggiamenti del ragazzino in pubblico hanno spinto alla creazione di meme e gif scherzosi che poi sono sfociati nella cattiveria di alcuni utenti. Per alcuni lo sfogo nei confronti di Barron sarebbe un modo per colpire lo stesso Trump, indolore alle critiche del web. Ma come si può prendersela con un bambino? Molto forti le parole di Vittorio Sgarbi che difende in maniera decisa il piccolo Trump.
“Lasciate stare il figlio di Trump – scrive Sgarbi -. Vergogna! A tutti i complici e sostenitori degli assassini Hilary Clinton e Barack Obama, attori e cantanti miliardari e bolliti, occorre rimproverare di aver superato ogni limite di bullismo. L’attacco sui social e in larga scala al figlio di Trump è da considerarsi la più grande azione di cyber bullismo al quale un pubblico inerme abbia mai assistito. Ha 10 anni e alla cerimonia avrebbe potuto anche dormire e russare. Ma in quanto Trump Jr paga attraverso il bullismo l’odio che gli imbecilli rivolgono al padre“.
Diversi i commenti a sostegno di Sgarbi e di Barron. A difendere il piccolo Trump anche la figlia di Bill e Hilary Clinton, Chelsea. La ragazza su twitter ha scritto: “Barron Trump ha il diritto di essere un bambino”. Dopo tutto, tutta questa attenzione mediatica non dev’essere facile da gestire per un bambino che da un momento all’altro ha tutti gli occhi puntati addosso, qualsiasi cosa faccia.
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