La spending review imposta a viale Mazzini ha portato al cambiamento: dal 2016 i costi sono scesi del 24,6%, mentre gli introiti sono saliti a 23 milioni.
Sanremo 2017: potrebbe essere il festival l’utile più alto della storia. Come mai? Secondo Repubblica la gara musicale farà registrare un utile che si aggira sui 7,5 milioni di euro: un’inversione di tendenza clamorosa rispetto agli anni precedenti. Solo sette anni fa, per fare un esempio, ogni puntata del festival generava perdite pari a 1,5 milioni di euro. Come mai? I compensi si sono ridotti notevolmente, soprattutto quelli dei conduttori. Se il compenso di Conti ha fatto discutere bisogna ricordare che molti nelle edizioni precedenti hanno raggiunto il milione di Euro.
Repubblica racconta, inoltre, “La vittima numero uno della spending review, ora non a caso recalcitrante, è la città ligure. Nel 2010 viale Mazzini le versava oltre 9 milioni, la somma pattuita per l’uso del marchio di proprietà del Comune. L’affitto è sceso a sette milioni nel 2013 fino a crollare ai 5,25 di quest’anno, dando un contributo decisivo al ritorno all’utile”. Il compenso di Conti si aggira intorno ai 650 mila euro, quello di Maria è a tasso zero. La Signora della televisione italiana, infatti, avrebbe rinunciato a qualsiasi ritorno economico.
I soldi risparmiati dalla Rai grazie alla partecipazione gratuita di Maria De Filippi al Festival saranno reindirizzati verso i compensi di Sanremo 2017 dedicati agli ospiti. Sanremo comincerà stasera, 7 dicembre, c’è grande preoccupazione per la presenza di Maria De Filippi: la presentatrice, infatti, avrebbe 38 di febbre. Conti ha, però, dichiarato: “Conosco una medicina… Non dico il nome per non fare pubblicità”. Poi ha aggiunto: “Sarà con me sul palco, state tranquilli”. Infine ha precisato: “Casualmente abbiamo diviso il festival in due parti e sempre casualmente la prima parte è toccata invece a Maria. E la seconda, cioè a partita finita, è toccata a me” .
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