Svolta dopo l'analisi del telefono della Cantone: Sergio di Palo avrebbe costretto Tiziana a confezionare i video e lui stesso li avrebbe distribuiti in rete.
Il telefono avrebbe portato una svolta nelle indagini che si starebbero indirizzando verso l'archiviazione: questo quanto emerge dagli ultimi aggiornamenti sul caso di Tiziana Cantone, la trentenne morta suicida, in seguito alla divulgazione in rete di alcuni suoi filmini hard. La ragazza aveva presentato denuncia ai carabinieri sostenendo che un gruppo di ragazzi avesse utilizzato alcuni suoi filmati intimi per diffonderli su whatsapp, ma dalle indagini risulta che questa sarebbe stata l'ennesima mossa del fidanzato per controllarla. La convinzione dei pm sarebbe quella che Tiziana Cantone stessa, insieme al fidanzato Sergio Di Palo, avesse pubblicato online i video. Insomma, sembrerebbe che lui la costringesse a girarli e a diffonderli.
Il pm Alessandro Milita scrive che "Tiziana risulta, per confessione stragiudiziale resa alla madre, responsabile della originaria diffusione dei video su Whatsapp, avendo coperto il principale sospetto e probabile responsabile: il fidanzato Sergio Di Palo, mai querelato, ma vi è l'elevata probabilità che lo stesso, visto il comportamento della Cantone di evitare di includerlo fra i detentori del filmato, avesse agito d'intenzione". Sui rapporti sessuali con Di Palo circolati su internet, Tiziana, però diceva che "tutto accadeva anche per nostro desiderio, nella dinamica relazionale del rapporto sentimentale anche sessuale che avevo con Di Palo. Ma i video sono stati sempre ed esclusivamente girati con il mio telefonino e ripresi dal compagno che non ha mai avuto una copia". Secondo il pm a discolpare i quattro giovani che erano indagati per aver diffuso il materiale, ci sarebbe il fatto che la donna "non indicava nessuna delle persone presenti alle relazioni sessuali. Ma indicando che il Di Palo era a conoscenza delle sue relazione tracciava implicitamente una dinamica del loro rapporto sentimentale e sessuale che difficilmente poteva essere disgiunta dalla condivisione, con lui, dei video prodotti dalla donna".
Sembrebbe, inoltre, che Sergio Di Paolo abbia assunto un perito informatico per cancellare molta della corrispondenza della Cantone, per discolparsi. Sarà vero?
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