Dopo aver fatto chiudere Sesso Droga e Pastorizia verità sorprendenti escono fuori sul fidanzato di Selvaggia Lucarelli: lui era un amministratore della pagina.
La bomba era già scoppiata: Selvaggia Lucarelli aveva fatto chiudere, attraverso le sue segnalazione su numerosi post lesivi nei confronti dei disabili e delle donne, la pagina "Sesso Droga e Pastorizia"; poi, però, una nuova inquietante verità è venuta fuori: il suo fidanzato era amministratore della pagina. A svelarlo è Nina Moric: "Il fidanzato di Selvaggia Lucarelli, Lorenzo, fino al 2015 credo, era uno degli admin della pagina Sesso, Droga e Pastorizia, dalla quale è stato bannato, visto che scriveva cose non troppo belle. Sono la prima a ridere del black humor e tutto il resto, però onestamente credo che lui abbia esagerato davvero. Non è che voglio condannare qualcuno, vorrei solamente dire a Selvaggia che ha condotto questa battaglia per mesi, segnalato questa pagina, e poi il suo fidanzato ne faceva parte? Dovrebbe dare una risposta, come riesce ora a difendere il suo fidanzato? Invece Selvaggia sta bloccando qualsiasi utente, anche suo fan, che le chiede qualcosa su questo argomento. Sta in silenzio, non si espone, quando invece è sempre la prima che giudica e fa. Ora è il momento di rispondere a certe domande".
Mentre la polemica impazza sul web e molti si chiedono che spiegazioni fornirà Selvaggia Lucarelli, gli amministratori hanno così commentato la chiusura: “Ci hanno eliminato la pagina principale. Sappiamo chi è stato? Una mezza idea ce la siamo fatta, ma Facebook non ci ha degnato di spiegazioni – hanno commentato – Zero mail. Zero segnalazioni. Niente di niente. SDP non ha mai fatto del male a nessuno e mai lo farà, tutto ciò che abbiamo sempre voluto fare è divertirci e farvi divertire. Se ci danno uno schiaffo e ci buttano a terra ci rialziamo e glielo ridiamo ancora più forte, anche se poi ne prendiamo altri 5, perché siamo fatti così”.
“Ricordate – conclude il post – che sul cadavere dei leoni festeggiano i cani, credendo di aver vinto, ma i cani rimangono cani e i leoni rimangono leoni”.
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