La vera forza di Emma Marrone è la famiglia, non v’è alcun dubbio. Famiglia composta da papà Rosario, mamma Maria e dal fratello Francesco. Al padre è legatissima, Emma. Forse perché non è solo padre, ma anche pigmalione e manager, in un certo senso. E’ stato lui a trasmetterle l’amore per la musica (suona la chitarra) e a credere fin dall’inizio nelle sue doti canore. Mamma Maria, che di cognome fa Marchese, è invece una figura più discreta. Dolcissima, sempre presente. Partecipe a modo suo: a volte risponde perfino ai fan della figlia, le fa firmare autografici, conserva tutte le lettere, i disegni e le cartoline che arrivano lì ad Aradeo. Checco ha 3 anni meno della sorella: le prestò i 60 euro per andare a Roma, alle selezioni di Amici. Ha fatto la sua parte, insomma. E continua a farla. Poi ci sono nonno Nino e nonna Uccia. I nonni materni. A cui proprio oggi, 27 agosto, Emma ha fatto una dedica speciale. Intensa e molto, molto toccante.
“Non importa – scrive su Facebook – chi sono diventata, dove vivo, dove mi portano i miei mille viaggi. Non importa anche se a volte fa male, cosa pensa e dice ‘la gente’ di me, non mi conoscono, non sanno chi sono davvero“. La bionda rocker mostra pubblicamente una foto che le è molto cara e che la raffigura, bambina, proprio insieme ai due nonni: “Ogni volta che torno a casa e ogni volta che vado via, lasciando pezzi di cuore sul letto dove dormivo da bambina, fisso a lungo questa foto, scoprendo ogni volta particolari che tengo per me come fossero un segreto“.
Ogni volta che guarda quest’immagine le sembra di risentire “l’odore di farina e pane fresco di mia nonna, e l’odore del vento e degli alberi ricolmi di frutta di mio nonno, sento l’odore della casa dove sono cresciuta e dove mi hanno insegnato a sognare, a non calpestare la vita degli altri e soprattutto a non giudicare mai gli altri… Perché non si fa“. Si rende conto di essere davvero fortunata, Emma. E lo sottolinea con vigore. Perché, fra l’altro, nonno Nino e nonna Uccia le hanno insegnato a piantare bene le radici del suo albero e, adesso che è cresciuta, queste stesse radici sono ancora più forti: “ogni volta che arriva una tempesta, volano le foglie per aria, qualche ramo si spezza, ma il mio albero resto immobile, non si piega, non vola via trascinato dal vento“. Cosa aggiungere?
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