Si chiama “Dare da mangiare a Chiara Biasi” ed è un “evento” creato su Facebook da Eda Merollari, una ragazza che pare provenga da Brescia. L’appuntamento è fissato per il 2 novembre: un’esplicita provocazione, visto che il giorno in questione coincide con la commemorazione di tutti i defunti. La festa dei morti, insomma. Nel giro di poche ora è stato superato il tetto delle 85mila adesioni, il che la dice lunga. Doveroso distinguere, tuttavia. Perché molti hanno aderito, sì, ma per difendere Chiara Biasi. La quale continua ad essere attaccata e criticata per la sua magrezza. E non è certo la prima volta, come tutti sanno.
La 25enne di Pordenone continua a fare proseliti, ha un successo che cresce senza soluzione di continuità: quasi un milione di followers su Instagram, quasi 200mila su Facebook. Con la moda ci sa fare parecchio, ha un gusto invidiabile. Il suo conto in banca lievita per meriti indiscussi, così come indiscussa è la sua avvenenza. Però, ecco, il suo corpo è parecchio esile. Negli ultimi tempi ha perso altri chili e ciò ha portato l’allarme ai massimi livelli.
Dicono sia anoressica, dicono sia un modello sbagliatissimo per tutte le migliaia di ragazzine che pendono dalle sue labbra. Lei ha più volte provato a difendersi, ha mostrato tutto il suo disappunto, a volta resta in silenzio e a volte sbotta tramite gli stessi social network. Però non se ne esce, nel senso che questa storia pare infinita. Difficile prendere una posizione netta e definita, prima di tutto perché la situazione di Chiara – la vera situazione – è noto soltanto a lei stessa. Lei sa cosa mangia e non mangia, lei solo conosce il suo rapporto col cibo. E’ filiforme, sì. Ma di persone filiformi ce ne sono tante in giro. Dunque vien da chiedersi: il suddetto evento, che sta dividendo gli animi, non sarà un po’ esagerato?
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