Teresa Giglio si sfoga con il settimanale Oggi dopo l'archiviazione per le 5 persone accusate di aver diffuso il video hot della figlia: "L'attività investigativa è stata minima, delle persone sotto accusa non hanno mai acquisito nemmeno i tabulati telefonici".
Teresa Giglio, la mamma di Tiziana Cantone, se la prende ancora una volta con gli inquirenti. Dopo che il Gip di Napoli ha disposto l'archiviazione per le 5 persone, accusate di aver diffuso sul web il video hot che spinse la figlia 31enne a suicidarsi il 13 settembre 2016, la madre si sfoga con il settimanale Oggi, in edicola il 21 aprile 2017. La signora è convinta che gli inquirenti non abbiano svolto al meglio il loro lavoro, dichiarando: "Non hanno indagato davvero. Le carte processuali lo dimostrano: l’attività investigativa è stata minima, di questi signori non hanno mai acquisito nemmeno i tabulati telefonici. Certo le accuse vanno dimostrate ma per dimostrarle bisogna indagare".
Dopo le forti accuse la mamma di Tiziana Cantone, Teresa Giglio, ha rivelato al settimanale Oggi che ormai la sua vita è profondamente cambiata con il suicidio della figlia. "Per prendere sonno, non mi resta che abbracciare il suo vestito", una scena toccante che la mamma di Tiziana racconta a fior di labbra. L'unico modo per la madre per sfuggire al dolore è tenere in braccio le poche cose che restano della figlia, suicidatasi a settembre.
Al dolore si aggiunge anche la rabbia per l'archiviazione per le 5 persone accusate di aver diffuso il video hot della figlia. Teresa Giglio conclude con una punta d'amarezza l'intervista dichiarando: "Sono molto amareggiata per l’archiviazione disposta dal Gip a carico dei cinque ragazzi cui mia figlia aveva inviato i video da lei girati. Se mia figlia è morta la colpa è dei magistrati che non hanno fatto il loro dovere, in particolare del pm Alessandro Milita che per primo ha indagato”.
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