Spinosa vicenda, quella di cui si ritrova protagonista Maria Elena Boschi. Vicenda che potrebbe farle perdere parecchi consensi. Ma lei non poteva non essere consapevole di eventuali “complicazioni” – chiamiamole così – nel momento in cui il Consiglio dei ministri ha approvato il cosiddetto Decreto Salva banche, che ha riformato le banche popolari tramutandole in società per azioni, azzerando il valore delle azioni e delle obbligazioni subordinate da esse emessi. D’altra parte, però, Maria Elena non avrebbe mai potuto immaginare conseguenza così gravi. Nessuno poteva immaginare che una persona si sarebbe addirittura suicidata dopo aver perso tutti i risparmi depositati presso la Banca Etruria. Banca che figura fra i quattro istituti beneficiari del provvedimento in questione e di cui il padre della Boschi – Pierluigi – è stato vicepresidente (per otto mesi). Lo scorso febbraio il Ministro delle Riforme ha mostrato a Servizio Pubblico le prove che avrebbero dovuto spazzar via qualsiasi sospetto: la Boschi non era presente al CdM che ha preso la decisione definitiva circa quel decreto. Avrebbe: usiamo il condizionale perché, nonostante tutto, la ministra ha ricevuto e sta ricevendo pesanti critiche in merito. Si parla di “pesante conflitto d’interessi”. Alla presentazione dell’ultimo libro di Bruno Vespa, Maria Elena ha messo in campo un’ulteriore difesa. Parlando esplicitamente di suo padre.
“E’ una persona perbene e se sento del disagio è verso di lui e la mia famiglia“, ha detto. Per poi aggiungere: “Se mio padre è finito nelle cronache, è perché è mio padre e mi spiace. Ma lo conosco, conosco la mia famiglia e affronteremo questo momento“. Ha lasciato intendere la sua impotenza, ha fatto capire che non c’era modo per evitare tutto questo. Ha rimarcato inoltre che l’esecutivo “ha commissariato la banca in cui per otto mesi è stato vicepresidente mio padre. Quindi il governo non ha fatto favoritismi né leggi personali“. Il governo, ha continuato, “ha fatto ciò che riteneva giusto e che poteva fare“. Cioè salvare le 4 banche in questione: “Avranno un futuro ridimensionato, ma avranno un futuro“.
Quanto ai loro risparmiatori, “ci sarà un intervento ulteriore – ha annunciato la Boschi – che presenteremo nelle prossime ore per andare incontro a chi non è stato tutelato per attenuare il peso della situazione che si è creata. Ci sono varie ipotesi di interventi di carattere di solidarietà: dobbiamo capire quanto intervenire a livello pubblico e quanto trovare soluzioni alternative“. Ma resta il problema del padre…
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