Parola d’ordine: trasgredire. Dopo le effusioni proibite con Veronica Ciardi (leggi l’articolo su Velvet Gossip), le numerose storie d’amore vere e presunte e la querelle con l’ex tronista Giovanni Conversano, Sarah Nile manda in tilt i suoi seguci di Instagram postando un video in cui balla in penombra sulle note di Nove settimane e 1/2 indossando solo un mini tanga e un cappello e dopo poche ore lo cancella dai social. Qualcuno può aver pensato che l’ex gieffina sia stata costretta a levare il piccante filmato da un fidanzato geloso, ma la realtà appare ben diversa e studiando il suo profilo si può ricostruire come sono andate veramente le cose. Poco dopo aver resa pubblica la sua esibizione hot, la Nile ha postato un’immagine di Emanuele Fiore, noto modello che ha trovato la fortuna a New York e suo grande amico, disteso sul letto assieme a Uma, la cagnolina della ventinovenne napoletana.
Negli ultimi secondi del video Sarah interrompe la sensuale danza in topless (coperta solo dai suoi lunghi capelli) e si rivolge a chi stava filmando con un divertito: “Va bene?“. Impossibile quindi non pensare a una sorta di scommessa fatta con il suo interlocutore che, tempi alla mano (anzi su Instagram), probabilmente sarà stato proprio l’indossatore che stava nella sua alcova. Si spiegherebbe anche il perché poi abbia deciso di cancellare il video bollente, lasciato poco tempo proprio per scherzo. Dopotutto il gioco è bello quando dura poco, ma in questo caso è davvero un peccato che sia finito così presto.
I pochi followers della modella che non hanno fatto in tempo a godersi il filmato, si possono consolare aspettando l’atteso esordio come attrice al fianco di Gabriel Garko (leggi la notizia su Velvet Gossip). Tra l’altro il conto alla rovescia potrebbe essere ancora più piacevole sfogliando le pagine del calendario 2015 dell’ex coniglietta di Playboy, un concentrato di erotismo e provocazioni sadomaso da far impallidire 50 sfumature di grigio. E infatti è proprio al romanzo/film che si ispirano gli scatti audaci realizzati per la Meccanocar. E poi alla prossima trasgressione non può mancare tanto.
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