Con un colpo di scena degno dei thriller hollywoodiani, il batterista dei Pooh Stefano D’Orazio si ritrova al centro di una vera bufera mediatica. La reunion con la storica band in vista del Festival di Sanremo che ha fatto scaldare i cuori dei milioni di fan, fedeli al gruppo nei decenni, è passata velocemente in secondo piano quando sulle pagine de Il resto del carlino è stato svelato che il musicista potrebbe avere una figlia mai riconosciuta e che si è rifiutato di fare il test di paternità più di una volta nonostante sia stato richiesto per vie legali dal tribunale al quale si è affidata la trentunenne Francesca Michelon.
La ragazza è decisa a combattere per scoprire chi sia il suo vero padre da quando, nel 2006, gli ha rivelato questa possibilità sua madre, Oriana Bolletta, sposata con Diego Michelon, un tecnico del suono che collaborava con la band italiana. I due stavano già insieme negli anni Ottanta, ma nel 1983 si sarebbero lasciati per quasi un anno e proprio in questo periodo, secondo la versione della donna, sarebbe rimasta incinta. Motivo che la porta oggi ad affermare che il padre è senza alcun dubbio D’Orazio, col quale aveva intrecciato una breve relazione passionale. Ora il processo è arrivato a un punto cruciale, con il giudice che ha ordinato di fare il test del dna. Solo una delle due parti però si è sottoposta, con Stefano D’Orazio che per ben tre volte non si è presentato per il prelievo. Nei prossimi giorni il giudice dovrà sciogliere la riserva e decidere come procedere.
Ma come l’hanno presa i fan del musicista e delle band? La maggior parte degli appassionati si è schierata con lui ovviamente, puntando il dito sulla “strana” tempestività con cui è uscita la notizia. “Se non fossero andati a Sanremo, nessuno saprebbe nulla“, “Penso che queste donne si debbano vergognare, si trovassero un lavoro invece di cercare soldi facili” o “I Pooh si riuniscono e magicamente arriva una tizia sconosciuta a chiedere soldi. Non mi pare un caso“. Eppure c’è anche chi vorrebbe andare a fondo alla questione: “Il fatto che non voglia fare il test di paternità lo rende colpevole“, “Se non avesse paura della verità farebbe il test subito“, “Tempismo perfetto a parte, non capisco davvero perché sta scappando dalle sue responsabilità“. E voi che ne pensate?
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