![sanremo 2020]()
Meno di una settimana dal Festival di Sanremo 2020. Una settimana di sorprese, ospiti annunciati all’ultimo e polemiche mai dome su tutti i fronti; mentre vecchie glorie come Ricchi e Poveri e Al Bano e Romina si riaffacciano all’Ariston, star contemporanee del calibro di Georgina Rodriguez ufficializzano la partecipazione. L’attenzione è però ora tutta dei brani in concorso; ce n’è come prevedibile per tutti i gusti, dal pop al melodico fino a clamorose concessioni trap. Andiamo dunque a iniziare un esame approfondito del concorso, con un occhio concentrato sui cantanti maschi in gara per la sezione Big di Sanremo 2020.
Da Anastasio a Junior Cally, ecco chi potrà dire la sua tra i concorrenti uomini del prossimo Sanremo 2020
Anastasio – “Rossi di Rabbia”
Senza dubbio uno dei titoli più attesi della competizione. Il giovane ex X Factor ha convinto senza remore sia le anteprime stampa che i bookmaker, i quali hanno affidato al suo pezzo il novero di favorito assoluto. C’è grandissima attesa: potrebbe essere il brano della consacrazione.
Achille Lauro – “Me Ne Frego”
Altra giovane promessa del pop locale, Lauro ha convinto non senza qualche polemica già al debutto dello scorso anno. Allora, il romano abbandonò la trap per abbracciare suoni pop adatti al contesto nazionalpopolare della manifestazione; Rolls Royce fu un successo, Me Ne Frego può seguire lo stesso trend.
Alberto Urso – “Il Sole ad Est”
Sono i ragazzi del talent i grandi nomi di questo Sanremo, per una volta intenzionato ad assecondare le correnti dettate dai rivali televisivi. Urso, ex Amici, è un altro dei grandi favoriti in quota e in anteprima. Potrebbe dire la sua.
Bugo & Morgan – “Sincero”
Non sono in molti a scommetterci, e le carriere già affermate dei due artisti in gara in coppia non fanno effettivamente pensare ad un exploit. Di certo, si tratterà di un grandissimo rilancio per Morgan, piagato nel corso degli scorsi mesi da una serie di disavventure personali ed economiche, e ora alla ricerca della rinascita sul palco dell’Ariston.
Diodato – “Fai Rumore”
Facile dimenticarsi di Diodato, un nome meno legato a uno stardom pop importante. In realtà, il musicista d’Aosta ha già in curriculum in buon festival un paio di anni fa; dopo un edizione di riposo, è pronto a tornare alla carica, in cerca di quel successo di pubblico che finora è mancato.
Enrico Nigiotti – “Baciami Adesso”
Altro habitué del Festival, Nigiotti sta ancora aspettando il vero trionfo. Il lavoro dello scorso anno non convinse nessuno, relegandolo fuori dalla competizione fin dall’inizio; ci sono tutti gli estremi per far meglio, anche se sono finora in pochi a scommettere su di lui.
Francesco Gabbani – “Viceversa”
Se il tormentone della Scimmia Nuda sarà stato un caso, lo dirà il tempo; certo, la partecipazione a Sanremo 2020 rappresenterà un importante prova di maturità per Gabbani. Dopo il successo del 2017, il cantatutore dovrà dimostrare di non aver trionfato come semplice meteora. C’è grandissima attesa.
Marco Masini – “Il Confronto”
Impossibile non citare con il giusto riguardo il nome di Marco Masini. Cantatutori tra i più affezionati della competizione, detiene probabilmente il record di apparizioni all’Ariston tra tutti i colleghi in gara. Legato principalmente ad un immaginario anni ’90, è difficile dire se saprà riproporsi ancora. Di certo, tra il pubblico rimane uno dei nomi più apprezzati.
Michele Zarrillo – “Nell’estasi o nel fango”
Discorso simile a quello di Masini si applica anche a Michele Zarrillo. Non sarà una delle grandi sorprese di questa stagione, ma la sua storia nel Festival impone di non sottovalutarne il pezzo. Le anteprime non gli hanno conferito particolari chance di vittoria, ma può rappresentare un outsider.
Piero Pelù – “Gigante”
Mancava da un po’ di tempo dalla scena, l’ex Litfiba e leggenda dell’hard rock italiano. Da tempo Pelù è a suo agio nel contesto della musica e degli ambienti più pop e popolari; la sua partecipazione resta sorprendente, ma l’essersi imposto su nomi importanti e brutalmente scartati da Amadeus e compagni fa ben sperare.
Paolo Jannacci – “Voglio parlarti adesso”
Rappresenta la quota “colta” dell’evento, Paolo Jannacci. Il musicista e compositore, figlio del leggendario Enzo, non ha mai goduto di particolare attenzione nel territorio della canzone popolare. La partecipazione a sorpresa in un Sanremo fortemente giovanile può regalare sorprese.
Raphael Gualazzi – “Carioca”
Scoperta giovanile proprio di Sanremo Giovani, torna sul luogo del delitto Raphael Gualazzi. Agli anni d’oro dell’Eurovision non sono seguiti successi altrettanto notevoli; il ritorno a casa con Sanremo 2020 può rappresentare un’importante occasione per rilanciarsi ancora.
Riki – “Lo Sappiamo Entrambi”
Veniamo in chiusura ai nome della discordia. Riki, scuola Amici, è tutt’altro che un personaggio controverso, ma rappresenta comunque una realtà giovanilistica spesso a disagio nel mondo di Sanremo. Il pezzo è piaciuto, e c’è chi scommette possa giocarsi le sue carte. Un bel risultato per Maria De Filippi, indirettamente presente in ben quattro pezzi della kermesse.
Rancore – “Eden”
Si sta ancora cercando di capire “che farne” di Rancore. Il nome è tra i più rispettati nella scena rap underground italiana, ma sembra far fatica ad imporre il suo stile al pubblico generalista. Dopo la debacle dello scorso anno ci riprova, forse aggiustando il tiro. Ottime recensioni finora.
Junior Cally – “No Grazie”
Decisamente i peggiori auspici per il debutto di Cally a Sanremo. Difficile dire cosa possa dare un trapper a questo tipo di pubblico; ma solamente un anno fa Achille Lauro dimstrò di sapersi reinventare con il più orecchiabile dei motivetti pop, e non c’è motivo di credere che il rapper romano non possa seguire la stessa strada.
LEGGI ANCHE “Io non guardo Sanremo”, l’hashtag contro il Festival diventa virale
L'articolo Saneremo 2020: le canzoni degli uomini in gara proviene da Velvet Gossip.