Le Marchi sono tornate a monetizzare e sui social si sfogano facendo sapere di aver subito un’aggressione a Milano. Le colpevoli sarebbero un gruppo di donne che gli avrebbero rimproverato le truffe per le quali divennero tanto celebri.
Pecunia non olet: le Marchi sono tornate sul mercato. Sono tornate a vendere attraverso uno show online, LeWanneMarchi.com (una maglietta può arrivare a costare fino a 100 euro, una sciarpa anche 200), a fare televisione nelle reti locali e a far discutere sui social network.
Stefania Nobile, infatti, racconta di una presunta aggressione in quel di Milano: “Noi siamo state appena praticamente aggredite, si può dire così, da una masnada (‘assalite proprio’, sostiene Wanna Marchi, ndr). I tg e i giornali ci hanno abituato, non proviamo più compassione. Però c’è anche da dire che c’è qualcosa che va al di là. Io, che non ho paura neanche del demonio, che debba aver paura a passare da viale Lunigiana a Milano all’incrocio con Melchiorre-Gioia perché è preso d’assalto da queste put*ane, maledette da Dio e dagli uomini. Put*ane, proprio pu*ane e lo ripeto: pu*tane, figlie di tr**a, che ti saltano addosso, ti buttano la piscia e ti prendono a calci la macchina. Questo no, questo in una città come Milano non deve succedere e io ho tremila cose da fare ma adesso faccio una bella lettera e la mando a questo specie di sindaco che è stato eletto, nessuno l’ha mai visto. Lui se ne sbatterà i cog*ioni, ma io sono stanca di essere aggredita da queste pu*tane […] Io non sono nessuno ma queste qui bisogna che vadano a casa loro, a fare le mignotte a casa loro, a fare le tr**e a casa loro e a rubare a casa loro […] E poi il Papa viene a dirci: ‘Non aiutiamo gli animali, aiutiamo gli essere umani’. Io dico una cosa cattiva ma la voglio dire, ca**o: se io devo scegliere se salvare un cane da sotto una macchina o una di queste tr**e, io salvo il cane. Va bene?”.
Poi ci pensa la Marchi a rincarare la dose: “Io sono molto più arrabbiata di lei. Io alle donne non do nulla perché sono di una cattiveria paurosa. Una volta c’era uno, non volevo mi pulisse il vetro. Allora per non farmelo pulire, gl’ho dato delle monetine. Quando le ha viste, me le ha tirate addosso e una mi è entrata in un occhio, sono rimasta quasi senza un occhio per due settimane. Io penso che debbano andare fuori dall’Italia. Bastaaaa”. E se lo dice lei…
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