Oggi, 15 agosto, è l’anniversario della nascita di Napoleone Bonaparte, condottiero coraggioso, eroe corso, ma sopratutto amante innamorato. La sua relazione con Giuseppina è passata alla storia…
Tanti Auguri a Napoleone, che oggi, avrebbe festeggiato il suo 247esimo compleanno; sulla sua vita esistono tantissime leggende, dal cavallo reso celebre da un indovinello alla sua statura, senza dimenticare il suo egocentrismo, ma a renderlo davvero famoso, oltre ai suoi successi in campo militare è stata la sua relazione con Giuseppina, un grande amore che anche a distanza di anni continua ancora a far sognare.
Pare che Napoleone abbia perso la sua verginità quando aveva da poco compiuto i diciotto anni. Uscito da teatro a Parigi una sera di novembre, incontrò per strada una giovane prostituta piuttosto carina, originaria di Nantes, con la quale si appartò per parte della notte. Nella primavera del 1795 sembrò innamorarsi della sedicenne Désirée Clary, sorella minore della cognata, Julie Clary, giovane sposa del fratello Giuseppe, che conobbe a Marsiglia e con la quale si fidanzò ufficialmente il 21 aprile. Tuttavia l’innamoramento durò poco: tornato a Parigi il mese successivo ruppe il fidanzamento e fu solo il primo di una numerosa serie di cuori infranti. A fargli perdere veramente la testa sarà Giuseppina, la sposò il 9 marzo 1796, nonostante che di lei si dicesse, che fosse stata amante di più di uno.
La amò profondamente, le romantiche ed appassionate lettere che le scrisse durante i periodi di lontananza (per esempio quando Bonaparte era impegnato con le Campagne d’Italia) sono divenute molto famose; come anche la tendenza di Napoleone a perdonarle qualsiasi cosa: dai capricci agli amanti. Nel dicembre 1804 Giuseppina venne incoronata Imperatrice dei Francesi. Di lì a poco la donna perse praticamente tutto. La vita al fianco di Giuseppina – ma non il loro rapporto al di là della relazione fisica nè i loro sentimenti – terminò perché Napoleone desiderava ardentemente un erede e aveva bisogno di sposarsi nuovamente per consolidare il suo potere. Non smisero mai di amarsi ma dopo il divorzio le visite si fecero più sporadiche. Lei continuò a guardarlo da lontano finché non venne definitivamente esiliato e sopraggiunto dalla morte.
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