Il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, attacca Lino Banfi perché a sostegno di una campagna contro il territorio pugliese.
Nonno Libero cosa combini? Proprio tu che coltivi la terra, ami i tuoi ulivi, perché sostenere una campagna del genere? Tutto parte dalla decisione di Lino Banfi di aderire a uno spot a favore di Energas. La questione però non è piaciuta al sindaco di Manfredonia (Foggia), Angelo Riccardi (Pd). Qusto ultimo ha attaccato duramente l’attore su Facebook: “Lino Banfi svenderà la sua immagine per sponsorizzare ENERGAS, un’azienza che intenzione di costruire il più grande deposito costiera di GPL d’Europa nella sua amata Puglia, precisamente a Manfredonia (FG)“.
Insomma secondo il sindaco Riccardi Lino Banfi non si sarebbe dovuto “svendere la propria immagine” per sostenere una causa del genere. Il sindaco, infatti, ha indetto un referendum che sarà il 13 novembre 2016 che permetterà al popolo di Manfredonia di decidere se hanno voglia o meno che questo deposito di GPL vengo costruito. Il problema però, secondo Riccardi, è che lo schieramento di Lino Banfi potrebbe influenzare la decisione del voto. Anche perchè la programmazione dello spot sarebbe stata fissata proprio vicino alla data del referendum cittadino.
“Lo spot verrà trasmesso dal 16/10 al 12/11 – spiega Angelo Riccardi –, un giorno prima del referendum che il comune di Manfredonia ha indetto per chiedere ai propri cittadini se sono d’accordo o meno con l’impianto“. “ENERGAS sta sfruttando delle reti nazionali e un volto familiare – prosegue il sindaco – solamente per distogliere l’attenzione di circa 60mila abitanti sulla pericolosità dell’impianto. OGNI VOLTA CHE SENTITE LINO BANFI OSTENTARE LE SUE ORIGINI PUGLIESI; FATEVI UNA RISATA ANCHE PER NOI“. Pare proprio che tra il sindaco Riccardi e Lino Banfi non scorra buon sangue. Chissà se l’attore deciderà se spiegare la sua posizione oppure la polemica passerà senza repliche. Bisognerà attendere i risultati del 13 novembre per sapere quanto effettivamente Nonno Libero potrebbe incidere sulla decisione degli abitanti di Manfredonia.
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