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Vittorio Sgarbi offende i gay e le comunità LGBT in tv. La bufera sui social

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Vittorio Sgarbi offende la comunità LGBT in tv. La bufera sui social per le sue parole

Vittorio Sgarbi, la gaffe in tv lo butta nel polevorone social. Troppo dure le parole usate per commentare il matrimonio gay di due ultraottantenni piemontesi. Ecco cos’ha detto.

Proprio lui che si era espresso anche a favore dei matrimoni gay, offrendosi per celebrarli, adesso finisce nell’occhio del ciclone (LEGGI ANCHE: VITTORIO SGARBI SULLE NOZZE GAY: LI SPOSERO’ TUTTI IO A URBINO [VIDEO]). Vittorio Sgarbi ha fatto indignare così tanto le comunità LGBT da far scoppiare un polverone sui social. A scatenare la polemica alcune dichiarazioni fatte dal critico d’arte durante il Maurizio Costanzo Show. Il caso che ha scatenato la lingua di Sgardi è stato il matrimonio avvenuto lo scorso agosto a Torino tra due ultraottantenni: “Ma che c… di matrimonio è? Ti unisci per la pensione di reversibilità? Ma ch… e non rompere i c…”.

I commenti impazzano sul web da diverse comunità LGBT e non solo. A intervenire anche la sindaca di Torino, Chiara Appendino: “Anche se le sembrerà incredibile, ci sono uomini che vogliono sposarsi semplicemente perché si amano”. Stefano Francescon vicepresidente, dei Gd piemontesi,ha così lanciato un hashtag #Sgarbilescusenontibastano contro Vittorio Sgarbi. Tantissimi i commenti sulla vicenda che ha colpito le comunità LGBT.

Tra i vari rappresentanti intervenuti ecco il commento della presidente di Arcigay a Torino, Francesca Puopolo: “Le parole di Sgarbi (…) ci colpiscono e si mescolano nei nostri stomaci, diventando armi taglienti che non feriscono solo i due diretti interessati ma tutta un’intera comunità di persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersex che per l’ennesima volta si vede umiliare pubblicamente in diretta nazionale“. Poi aggiunge: “Le modalità ricordano quelle di un bullo nelle scuole: il carnefice si alza, sbeffeggia e attacca la vittima designata e il gruppo, che un po’ lo teme e un po’ lo sostiene, applaude e ride. Questo contesto genera ancora più dolore e rabbia in chi, con fatica e sudore, ha conquistato un briciolo di diritti. Ma così come il nostro lavoro nelle scuole, di contrasto continuo a fenomeni simili, procede imperterrito nella lotta al bullismo, anche in questa occasione non ci tiriamo indietro”.

Photo Credits Facebook


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