Il celebre attore romano ha parlato dei problemi economici successivi alla morte di Vittorio De Sica, che pare aver lasciato la famiglia gravata da una situazione economica difficile…
In una lunga intervista al quotidiano Libero, l’attore e regista Christian De Sica ha parlato del suo passato, quando appena ventenne perse il padre, il colosso della cinematografia Vittorio. oltre 40 anni dopo la sua dipartita, chiarisce una volta per tutte perché, nonostante le apparenze, l’appellativo di figlio di papà non gli calzi esattamente a pennello: “Quando papà è morto avevo appena 23 anni e non c’avevamo una lira. Non ci ha lasciato in una bella situazione”.
Poi chiarisce: “Piano piano ho ricostruito tutto. Ho sempre avuto l’etichetta del figlio di papà e me la porterò nella tomba. Adesso ne ho anche un’altra, quella del papà di Brando”. Il figlio Brando, infatti, ha seguito le sue orme ed è entrato nel mondo spettacolo, mentre la figlia Maria Rosa, fa la stilista e ha fondato un brand tutto suo, Mariù De Sica. Sul suo passato ha anche raccontato: “Frequentavo casa Verdone perché ero compagno di banco di Carlo. Ho fatto a botte con lui prima di fidanzarmi perché diceva che Silvia era una ragazzina e la dovevo lascià sta’. Io senza mia moglie Silvia non sarei quello che sono: una donna innamorata ti dà il coraggio di fare cose impensabili. Il nostro segreto? Essere cresciuti insieme, ci siamo innamorati quando lei aveva 14 anni e io 21”.
Sulla gioventù invece ha ammesso con una certa amarezza: “I giovani di oggi sono concentrati sul premio – spiega nella lunga intervista – io e Banfi, invece eravamo pronti a tutto”, “Solo Zalone, ammette quasi con amarezza “é tornato a quella comicità”. Stasera sarà a Zelig Event, lo speciale di quattro serate realizzate per celebrare i primi vent’anni del cabaret.
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