Daniela Martani attacca Facebook e si apre a Bello Figo. La pasionaria veg è intervenuta questa mattina su Radio Cusano Campus nel corso del noto format ECG.
Di nuovo in prima linea per dire la sua ed esprimere un pensiero controcorrente, Daniela Martani è intervenuta a Radio Cusano Campus, raccontando l’incubo social che ha vissuto e lanciando un appello alla Boldrini: “In merito alla vicenda di questa estate, dove ho ricevuto migliaia e migliaia di insulti e minacce di morte, ho depositato mille URL degli account Facebook dei soggetti in questione alla polizia postale. Per accelerare i tempi, però, sto cercando personalmente le anagrafiche di queste persone. Amaramente divertita dall’ipocrita incoerenza da un uomo in particolare che mi ha pesantemente offesa, scrivendo pubblicamente sulla mia bacheca con la sua faccia ed il suo nome e cognome che sono una tr..a, una putt… e che mi invitava a mettermi un cetriolo potete immaginare dove, e che però aveva la foto del suo profilo con la scritta ‘No la violenza sulle donne’, ho fatto un collage della sua foto profilo con gli insulti suddetti di questa persona e l’ho pubblicato sul mio diario per sottolineare a tutti la sua incoerenza e la violenza delle sue parole. Ebbene Facebook ha deciso di bloccare il mio profilo per un mese. Io molestata pubblicamente sono stata bannata, il molestatore che ha usato frasi agghiaccianti contro di me invece è stato protetto”.
Poi ha aggiunto: “Non ci sto ad essere bannata per un mese per aver denunciato il tipo di violenza che ho subito. Facebook protegge i molestatori e non le vittime. Il problema di Facebook è che agisce secondo la legislatura americana e non secondo la legislatura italiana. Io chiedo alla Boldrini di intimare a Facebook che ogni Paese possa intervenire ed agire secondo la propria legislatura. Noi siamo in Italia, determinate cose che sono reato in Italia devono essere punite secondo le nostre leggi. Per Facebook, ad esempio, il reato di diffamazione non esiste, invece da noi è punito anche penalmente. Tutto questo non è assolutamente giusto”.
Ha concluso aprendosi ad un “duetto” fuori dagli schemi: “Trovo imbarazzante quando si trova qualcuno da perseguitare o da insultare. A lui piace fare quel tipo di canzoni evidentemente ironiche, la libertà di poter fare quello che ci pare esiste ancora o no? Un duetto con Bello Figo lo farei volentieri, potrebbe succedere”.
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