Maria De Filippi, intervistata da Il Corriere Della Sera ha raccontato e messo in chiaro il suo pensiero circa chi sostiene che i suoi programmi non siano educativi. Ecco che cosa ha spiegato...
Maria De Filippi, regina della televisione italiana, conduttrice di tre programmi di estremo successo quali Uomini e Donne, Amici e C'è Posta per Te, si è raccontata in un'intervista per Il Corriere Della Sera, ove ha spiegato anche la sua posizione contro chi accusa i suoi programmi di non avere un fine educativo. Queen Mary ha infatti dichiarato: "Non credo che la tv debba essere pedagogica, dare modelli di comportamento. Uomini e Donne io l’ho sempre preso come un divertimento, non ho mai pensato di fare una televisione che dovesse insegnare qualcosa".
Per quanto riguarda il suo talent show Amici, spesso accusato di essere una mera fabbrica di illusioni, come racconta Franco, il giornalista che l'ha intervistata, la conduttrice ha specificato: "Intanto non bisogna dimenticare che sono programmi televisivi. E poi sono programmi che danno a tanti ragazzi l’opportunità di vivere un’esperienza importante. Rimane il fatto che una delle serate di Sanremo è stata aperta da una grande compagnia internazionale il cui protagonista è Leonardo Fumarola, ballerino della prima edizione di Amici. Rimane il fatto che più dell’80% degli aspiranti ballerini passati da Amici, oggi è professionista. Rimane anche il fatto che comunque anche se solo uno su cento riuscisse, sarebbe comunque un successo".
Sempre riguardo il talent show del sabato sera di Canale 5, il giornalista le chiede se quest'anno non ci sia un'attenzione maggiore per la giuria piuttosto che per i ragazzi; la De Filippi però precisa: "Forse è la torrenzialità di Morgan che a un primo impatto può dare un’impressione sbagliata. Ma i ragazzi sono sempre al centro del programma. Quanto alla giuria ho fatto scelte diverse rispetto al passato. Ho preferito puntare su una giuria con personalità più legate al canto, come Ermal Meta, e al ballo, come Eleonora Abbagnato. È una giuria più di nicchia, meno popolare, meno classica: Ermal Meta è meno noto di Loredana Berté; Ambra Angiolini è meno famosa di Sabrina Ferilli".
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