Ieri, 20 giugno, Roma ha ospitato il Family Day. Ovvero la manifestazione organizzata per protestare – in modo pacifico – contro il disegno di legge Cirinnà, che apre alle unioni civili e alle adozioni anche per quanto riguarda le persone appartenenti allo stesso sesso. Sul palco allestito in piazza San Giovanni c’era, fra gli altri, il noto giornalista ed ex politico Mario Adinolfi. Il quale ha attaccato duramente Elton John, tirando nuovamente in ballo la querelle sulla legittimità delle adozioni per le coppie gay che qualche tempo fa l’aveva contrapposto agli stilisti Stefano Dolce e Domenico Gabbana. Come molti ricorderanno, questi ultimi – omosessuali dichiarati – hanno affermato che la famiglia deve comunque essere “naturale”; John, che col compagno David Furnish ha adottato Zachary (nel 2010) ed Elijah (2013), nati entrambi con fecondazione assistita, ha condannato senza riserve le affermazioni di Dolce e Gabbana.
E Adinolfi, come dicevamo, nella Capitale e davanti a un milione di persone (o almeno di tale cifra hanno parlato gli organizzatori dell’evento) a sua volta ha puntato il dito contro il cantante britannico. In un modo che ha anche dell’eclatante: “Elton John – ha dichiarato – qualche settimana fa se l’è presa con Dolce & Gabbana, i due stilisti, che dicevano che la famiglia deve essere naturale. Loro sono omosessuali ma hanno detto che le persone nascono da mamma e papà (sapete, queste cose eversive che diciamo noi). Questo cantante si è incavolato tantissimo e ha proposto il boicottaggio dei loro prodotti. Ha detto loro di tutto, tranne ‘omofobi’ (questo non gliel’ha potuto dire, insomma…)“.
Non pago, ha rincarato la dose: “Quel signore di 68 anni, che grazie alle leggi approvate in Gran Bretagna si è potuto sposare, attraverso quel matrimonio decide di aver figli. Lui ha varcato quel limite grazie ai suoi soldi. Ha cercato una donatrice di ovuli, ma lei non dona alcunché, perché il ‘dono’ di quell’ovulo è un atto di compravendita. Quella donna viene bonbardata di ormoni, viene fatta una violazione al corpo di quella donna (per denaro), l’ovulo viene fecondato dal seme dei due uomini e inserito nell’utero di un’altra donna che lo affitta perchè è in condizioni di bisogno. Quel bambino si chiama Zack e viene strappato al seno di chi l’ha partorito e venduto a Elton John“. Infine ha concluso con estrema severità, spiegando che “l’ideologia gender è questo, è volervi convincere che maschio e femmina sono ruoli intercambiabili“. Risultato? Una mobilitazione sul web. Non a sostegno di Adinolfi bensì di Elton John.
Anzi, su Adinolfi si è abbattuta una tempesta di critiche e basti dare un’occhiata a Twitter per rendersi conto della situazione. Ora non resta che attendere l’eventuale replica del diretto interessato…
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