La bagnina diventa nobile. Sembra una fiaba per bambini, ma la storia è un bel po’ diversa. Sì perché in questo caso la protagonista faceva la bagnina solo per fiction e in realtà era un’attrice famosa in tutto il mondo nonché uno dei sex symbol per eccellenza e una vera mangiatrice di uomini (leggi l’articolo sul suo ultimo divorzio). La parte della nobiltà, però, qualcosa di fiabesco ce l’ha sempre, così come l’impegno dell’ex star di Baywatch Pamela Anderson in difesa dell’ambiente, che le è valso il titolo di Contessa dei Gigli. Bisogna fare un passo indietro: non tutti sanno che la procace attrice, recordwoman di copertine della rivista per soli uomini Playboy, negli ultimi anni ha dimenticato set e passerelle sposando un ritrovato impegno civile.
Profondamente devota alla causa animalista, attivissima nelle campagne della Peta e fondatrice della Pamela Anderson Foundation, che da poco ha avviato una partnership con l’associazione italiana che tutela il Mediterraneo, l’ex sexy star ha voltato completamente pagina e ora si è meritata questo ambito riconoscimento, culmine della sua seconda vita. La cerimonia dell’investitura, blindatissima, è durata una ventina di minuti con tanto di spada appoggiata sulle spalle, antica formula recitata in inglese, con lei in ginocchio davanti al principe di Macedonia e Montenegro Stefan Cernetic, il quale l’ha insignita del titolo di Contessa dei Gigli, riconoscimento al suo impegno nella tutela dell’ambiente. Tutto documentato sul profilo Instagram della nuova nobildonna.
Oltre a Pamela Anderson, che si è presentata fasciata in un lungo abito bianco scollato che le evidenziava il famoso decolleté (perché va bene cambiare vita, ma le abitudini sono dure a morire), erano presenti nomi importanti dell’imprenditoria cinese come Josephine Ho, figlia del magnate delle case da gioco di Macao, il chitarrista Phil Palmer con la moglie, la cantante Numa e il produttore di Hollywood Steven Moore. Al termine della celebrazione gli ospiti hanno partecipato a un evento benefico organizzato dalla Onlus Lilium, di cui il principe è primo sostenitore.