È irriverente, spontanea, non conosce ipocrisie. Laura Chiatti, bellissima attrice italiana, è sposata con Marco Bocci, con cui ha avuto due figli, Enea e Pablo. Laura si è confidata durante un’intervista a Vanity Fair e, con la solita schiettezza che la caratterizza, ha rilasciato dichiarazioni forti e dure sul mondo del cinema, sull’ambiente dei social network e sulla sua vita privata.
Gli attori non possono scappare dalla vecchiaia
A guardarla dall’esterno, Laura Chiatti non è mai cambiata. Giovanile, allenata, spregiudicata: per lei il tempo sembra non passare mai. Sarà merito dello spirito ribelle, della genetica fortunata, della pelle liscia che non invecchia ancora. Eppure Laura lo ammette, oggi che ha 36 anni e alle spalle una carriera iniziata ormai 24 anni fa, inizia a sentire il peso del tempo:
“Succede a tutti: guardi le vecchie foto e non ti riconosci. Se ti fa male puoi decidere di non aprire più l’album. Per noi attori è diverso: cambi canale e ti ritrovi in tv. Mi è successo l’altra sera: davano Ho voglia di te. È del 2007″.
Vent’anni fa: “Qualcosa si è rotto”
Il tempo che scorre, Laura Chiatti lo sente. Ma non prova rimpianto né nostalgia. La spensieratezza dei vent’anni certo le manca, la semplicità di problemi che sembravano insormontabili, l’incoscienza della giovinezza pure. Ma la sensazione dolce-amara che avverte nasce proprio dalla maturità acquisita:
“Poi cresci e arriva la coscienza delle cose, che da una parte ti salva, dall’altra ti abbassa le difese immunitarie. L’anno scorso sia Marco sia mia madre sono stati molto male, adesso è tutto risolto, ma qualcosa si è comunque rotto: l’utopia per cui le cose brutte non accadono mai a te. Crescere, forse, vuol dire questo: non avere più nessuno che ti possa giurare che andrà tutto bene”.
“Mio marito lavora più di me”
Laura Chiatti e Marco Bocci sono entrambi attori di successo, amatissimi dal grande pubblico. Da quando si sono conosciuti e innamorati, Laura ha volutamente messo in secondo piano la sua carriera: sapeva che l’amore per i figli avrebbe ridimensionato l’altra sua passione, quella per la recitazione. Ridimensionato sì, ma senza mai rinunciarvi. La Chiatti infatti continua a lavorare anche se, come confessa a Vanity Fair, le rinunce per i figli non sono poche:
“Quando metti al mondo un figlio capisci per la prima volta che cos’è l’amore. Pensi: ah, ma allora è questo che aspettavo da sempre. Passiamo anni a cercare l’uomo o la donna della vita, non sapendo che solo un figlio ti porterà quell’amore che ti stacca la pelle. Ma il prezzo, ed è questo che tolgono, è che tu passi totalmente in secondo piano. Tu, i tuoi bisogni, il tuo lavoro.Prendiamo per esempio mio marito: lui ha sempre lavorato in maniera famelica, io invece ho fatto poche cose, per me di qualità. Quindi sì, ho rinunciato a molte offerte, per esempio alle serie tv, che sono produzioni troppo lunghe e ti costringono lontano da casa”.
“Il cinema è pieno di pregiudizi”
Laura Chiatti non conosce ipocrisia, questa è cosa nota. Non accetta i pregiudizi, non tollera le malignità, non concepisce di dover nascondere verità scomode pur di evitare conflitti con il mondo circostante. Soprattutto con il mondo del lavoro, quello che ha scelto e che tanto ama, nonostante tutto:
“Il pregiudizio, nel cinema, c’è a prescindere: se sei bella, se sei di provincia, se non sei comunista. I pregiudizi sono la mia specialità perché io sono l’antitesi dell’attrice italiana: non vanto nessun aspetto intellettuale, non guardo i film di nicchia (adoro Uomini e donne, per dire). Vivo da sempre nel pregiudizio, ma non mi ha mai toccata veramente. Anzi: mi ha sempre fatto molto ridere l’idea che se sei di un certo ambiente devi omologarti alle sue regole”.
Laura contro gli haters: “Tocco livelli di bassezza”
Se le cose non le manda a dire quando si tratta di lavoro, figuriamoci quando viene aggredita gratuitamente sui social network. E succede spesso, che i cosiddetti haters si scaglino contro Laura Chiatti. Di pretesti ne trovano molti, e lei lo sa bene:
“Solo se toccano la mia sfera privata mi offendo davvero. Se mi dicono che sono cagna e brutta non me ne frega niente. Se toccano la famiglia e i bambini divento pazza. Siccome i miei figli hanno i capelli lunghi mi scrivono che saranno degli adulti traumatizzati. Se scrivo giornata faticosa, mi rispondono: ‘Stai zitta che non fai niente’. Ma non è vero, in casa faccio tutto io, lavo, stiro, pulisco e cucino senza aiuti. Sembra una vita lustrini e paillettes, e invece…”
Molti le hanno fatto notare che alle critiche ricevute sui social, lei risponde con toni aggressivi, bruschi e spesso poco eleganti. Laura Chiatti non nasconde neanche questo e di certo non se ne pente: crede che sia giusto riservare la sua gentilezza e la sua educazione solo a chi se le merita. Ma agli attacchi crudeli e irrispettosi, Laura risponde utilizzando lo stesso tono:
“Ho un coraggio da leone. Quando rispondo agli haters scendo a dei livelli di bassezza inauditi perché odio la mediocrità di quelli che ti offendono protetti da uno schermo”.
L'articolo Laura Chiatti, l’intervista polemica: “Non sono intellettuale, guardo Uomini e Donne” proviene da Velvet Gossip.