“Rieccomi in ospedale per il sesto ciclo di chemioterapia!!! Ne sto facendo una che dura 24 ore, porgetemi la vostra mano, ne ho bisogno…“: sono strazianti i messaggi che Maurizia Paradiso pubblica su Facebook. Strazianti come le foto, che la mostrano sofferente e provata. Ma c’è anche qualcosa di positivo. Perché, proprio grazie ai social network e al potere della Rete, la Paradiso sta trovando grande forza nella sua lotta contro la leucemia. Riceve commenti di solidarietà, affetto, incoraggiamento. Decine, anzi centinaia di persone lasciano parole sulla sua bacheca che si tramutano subito in nuovi stimoli per andare avanti. Non mollare.
La Paradiso non ha molte persone accanto a sé, come lei stessa ha spiegato (“Mi sento scomunicata dalla vita e non ho ricevuto una visita neanche da mio fratello per i primi 33 giorni e allora gli ho detto ‘No’“); di conseguenza la presenza di persone che le stanno accanto, sia pur solo virtualmente, allevia la sua solitudine e rende tutto più sopportabile. Il sesto ciclo di chemioterapia dovrebbe essere anche l’ultimo. Ciò significa che, se tutto va bene, Maurizia potrebbe avere un po’ di tregua e ritornare a una vita normale… O quasi. Magari riuscirà a trascorrere un’estate piacevole, avvolta da rinnovate e belle speranze.
“Io la notte non dormo – ha ammesso qualche tempo fa – prendo le pastigliette perché ho paura: se poi mi addormento e non mi sveglio più?“. Ma la voglia di reagire non si spegne e non s’indebolisce mai: “Ho passato i primi dieci giorni a piangere; però ho ancora molto da dare: non voglio andarmene“. E non se ne andrà. Non adesso, non ancora. Questa è poco ma sicuro.
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