La provocazione dello slogan “Odio Vacchi” stampato su magliette, felpe e pantaloni è giunta anche al diretto interessato. In arrivo anche una querela da Vacchi…
Gianluca Vacchi, il migliore amico dei vip nostrani, è di nuovo al centro degli eventi della cronaca mondana a causa di una querela che avrebbe fatto ad un’azienda mottese che produceva gadgets con la scritta: “Odio Vacchi”. Pare che le magliette andassero a ruba.
Il manager di Gianluca Vacchi avrebbe contattato l’imprenditore mottense Stefano Cigana dopo la commercializzazione della sua nuova linea di abbigliamento con stampato lo slogan incriminato. Cigana riferisce di essere stato contattato su Facebook dal manager di Vacchi, che avrebbe minacciato una battaglia legale contro la sua linea di abbigliamento che riporta appunto tale slogan: «Sono stato contattato da questo signore qualche giorno fa – ha detto – il quale mi ha annunciato una querela, ma non capisco cosa ci sia di male in quel che ho fatto. Mi spiego meglio. È inutile che mi si accusi di calunnia e diffamazione, che in realtà corrispondono ad altro. Se ti ritieni un personaggio pubblico devi essere pronto anche ad accettare tutte le critiche del caso, come è più volte successo anche a me».
Stefano, già conosciuto per le sue magliette con slogan pungenti, intende dire la sua senza tirarsi indietro: «Pakkiano ha come riferimento il concetto di satira. La vera ricchezza non si basa sul fatto di possedere capitali e mostrare al pubblico una vita da star, ma è quella di poter esprimere liberamente il proprio pensiero». A fronte delle ultime notizie, «l’azienda Ima della famiglia Vacchi avrebbe segnalato di prendere le distanze da Gianluca», riferisce lo stesso Cigana. Un brutto colpo per il ballerino che, dopo Rocco Siffredi adesso si trova a dover combattere una nuova battaglia. Ce la farà?
Photo Credits: Facebook