
A quasi due anni dal brutale omicidio di Daniela Roveri, la manager 48enne assalita il 20 dicembre del 2016 mentre stava rincasando, gli accertamenti continuano superando i confini della regione.
Sono passati quasi due anni dal brutale omicidio della manager Daniela Roveri, la 48enne assalita alle spalle nell’androne del palazzo mentre rincasava il 20 dicembre del 2016. Nonostante siano state rinvenute due tracce di materiale genetico appartenente al presunto assassino, non è stato ancora individuato il killer. La donna è stata assalita, stando alla ricostruzione degli inquirenti, verso le 20.30 con una coltellata alla gola mentre si trovava all’ingresso del palazzo in cui viveva insieme alla madre, sito in via Keplero 11, a Colognola, in provincia di Bergamo. Malgrado le difficoltà le indagini proseguono senza sosta e, come riporta Il Giorno, il pm Davide Palmieri non sta tralasciando alcun elemento.
La Scientifica aveva isolato una traccia organica da una guancia e un’altra dall’indice destro della vittima: materiale corrispondente forse allo stesso uomo. Ma da quelle tracce è stato possibile estrarre solo l’aplotipo Y: non un profilo genetico completo, ma un elemento comune a una linea di discendenza paterna, che può riguardare molte persone su un territorio. Come riporta Il Giorno, lo stesso aplotipo era stato individuato nel profilo trovato su un guanto in lattice vicino alla casa di Seriate in cui, il 27 agosto 2016, era stata uccisa Gianna Del Gaudio. Un incrocio che ha portato alla delega della Procura per il Ris, con più obiettivi: provare a estrarre un profilo completo dalle due tracce di Colognola, per poterlo utilizzare in eventuali confronti ed escludere o confermare una coincidenza con quello emerso nel delitto dell’ex professoressa Gianna Del Gaudio. Ma senza risultati che possano aprire nuovi scenari.
Parallelamente il sostituto procuratore Palmieri continua le indagini “tradizionali” allargando i confini, andando oltre la provincia di Bergamo e anche fuori dalla regione, confrontando le modalità del delitto con altri casi accaduti altrove. Al momento nessuna pista è stata tralasciata, compresa quella riguardante l’ipotesi di una rapina finita in omicidio. A sostegno di questa possibilità vi sarebbe la scomparsa della borsetta di Daniela Roveri e il cellulare della donna.
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