
Nuovo capitolo nel caso Emanuela Orlandi. Questa volta a parlare è Ali Agca, l’ex terrorista turco che attentò alla vita di Papa Giovanni Paolo II. La sua dichiarazione, rilasciata alla stampa internazionale con una lettera aperta, fa una rivelazione shock: “Emanuela Orlandi è viva e sta bene da 36 anni”.
Secondo Agca, la ragazza scomparsa il 22 gennaio 1983 a 15 anni, “non fu mai sequestrata nel senso classico del termine”, ma “fu vittima di un intrigo internazionale per motivi religiosi-politici collegati con il Terzo Segreto di Fatima”. L’intrigo cui fa riferimento Agca non sarebbe stato organizzato dal Vaticano, ma “è la Cia che dovrebbe rivelare i suoi documenti segreti”.
Agca: “Emanuela Orlandi non ha mai subito nessuna violenza”
Stando sempre alle parole rilasciate da Agca: “Emanuela Orlandi non ha mai subito nessuna violenza, anzi è sempre stata trattata bene“. L’ex terrorista turco, poi, ha aggiunto che nella misteriosa vicenda della scomparsa della Orlandi, “nessuna criminalità e nessuna sessualità c’entrano con il caso”. Infine conclude: “Tutti invitano il Vaticano a rivelare qualche documento in suo possesso sull’intrigo internazionale Emanuela Orlandi. Invece io invito la Cia a confessare la responsabilità diretta sul complesso di intrighi internazionali degli anni ’80. Ci sono molte cose da dire, ma per ora devo limitare il discorso”.
Caso Orlandi, perizia in corso: “Potrebbero esserci le ossa di mia sorella”
In corso la perizia riguardo alle ossa rinvenute all’interno del cimitero Teutonico. Si aspettano nelle prossime ore risvolti importanti sul caso della scomparsa di Emanuela Orlandi.
Ispezione della ossa in corso: tutte le dichiarazioni
Sono in corso gli accertamenti sulle ossa ritrovate all’interno dei due ossari del cimitero Teutonico. Tra queste, infatti, potrebbero trovarsi anche quelle di Emanuela Orlandi, la giovane scomparsa ormai dal 1983.
Il perito della famiglia Orlandi, a conclusione dell’ispezione degli ossari, ha dichiarato: “Il caso è assolutamente aperto”.
Lo staff diretto dal professor Arcudi, infatti, ha riportato alla luce una quantità considerevole di resti da analizzare, non tutte di adulti. Il perito della famiglia Orlandi, Giorgio Portera, ha voluto precisare che:
Si ipotizza la presenza dei resti di qualche decina di persone. Ci sono ossa lunghe, piccole, alcune frammentate. Sono ammucchiate in una cavità di qualche metro cubo.
Federica Orlandi, invece, sorella della ragazza scomparsa aveva dichiarato:
Sono esperienze molto forti, potrebbero esserci le ossa di mia sorella…però non ci pensiamo finché non abbiamo il risultato.
Il fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, invece, ci ha tenuto a precisare che il ritrovamento di così tante ossa era “inatteso“, mentre riguardo alle sue fonti ha dichiarato che
Sono sempre a disposizione e pronto a ribadire che le fonti della mia istanza non sono solo anonime. Se mi convocheranno avrò modo di spiegaretutto.
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Da Giorgetti arriva la richiesta di essere riascoltato
Maurizio Giorgetti è il supertestimone del rapimento avvenuto nel 1983 e ad oggi richiede di essere riascoltato dalle autorità competenti. Ritornato in Abruzzo, Giorgetti è convinto di essere in possesso di elementi decisivi per la risoluzione del caso Orlandi.
La sua richiesta arriva nonostante la condanna per molestie da parte dei carabinieri, subita proprio perché ai militari dell’Arma della stazione di Soriano continuava ad insistere per riferire elementi di sua conoscenza sul caso.
Secondo quello che riferisce, avrebbe importanti comunicazioni sia sul caso Orlandi, che su Ilaria Alpi, la fotoreporter assassinata a Mogadiscio in condizioni ancora da chiarire.
Personaggio discusso, Giorgetti ha per anni puntato il dito contro la banda della Magliana, con continue denunce, ma senza essere mai ascoltato per mancanza di riscontro.
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